Suzuka. Tre sillabe sono più che sufficienti ad evocare una miriade di ricordi, mescolati alle sensazioni che solo le gare vissute all’alba davanti ad un televisore sanno dare. Non bastasse la serie infinita di episodi memorabili che caratterizzano la storia del Gran Premio del Giappone, Suzuka offrirà a Verstappen la chance di ghermire il secondo titolo iridato sulla pista più bella e difficile del pianeta. Il tutto mentre il paddock continuerà a ribollire alimentato dalle polemiche sul Budget Cap. Abbastanza, converrete, per tuffarsi in una nuova puntata di Giù la Visiera.
Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
È talmente difficile trovare le parole giuste per descrivere la magia di un luogo come Suzuka che stavolta, a presentarvi la pista, sarà direttamente il Mago in persona:
Le Esse che avete ammirato, unite alle magnifiche curve Degner, al Tornante, alla Spoon Curve, alla 130R e alla Chicane del Triangolo ricamano una vera e propria perla, non a caso il tracciato preferito della stragrande maggioranza dei piloti di F1. Veloce e impegnativo per chi guida, l’impianto nipponico è tra i più completi della stagione anche per le monoposto. Il carico aerodinamico richiesto è medio e l’alternarsi di tratti ad altissima, media e bassa velocità richiede tanto un anteriore preciso quanto un posteriore stabile, oltre che un motore potente, un’ottima efficienza del corpo vettura e una piattaforma meccanica versatile. Insomma, Suzuka è il test definitivo per la bontà di un progetto e, visto il posizionamento in calendario, per le sue evoluzioni.
IL PROGRAMMA
Nessuna delle categorie di supporto europee seguirà la Formula Uno a Suzuka. Vista la presenza della sola Porsche Carrera Cup regionale, in caso di precipitazioni notturne sarà importante valutare le possibilità di una scarsa gommatura della pista nelle giornate di sabato e domenica.
SKY SPORT F1 trasmetterà in diretta integrale prove libere, qualifiche e gara della massima serie. TV8 proporrà invece in chiaro e in differita le prove cronometrate alle 16.30 di sabato e la corsa alle 16.00 di domenica.
SU DI GIRI
Sergio Perez sbarca a Suzuka sulle ali dell’entusiasmo figlio di una vittoria meritatissima in quel di Singapore. Il fondo nuovo, finalmente identico a quello di Verstappen, dovrebbe poi azzerare le scusanti tecniche in vista di un fine settimana che, sulla carta, potrebbe rivelarsi tra i più facili della stagione per la RB18. Proprio l’esaltazione che circonda Perez provoca un quesito che assomiglia molto ad un riflesso incondizionato: non è che a Suzuka, pista che tende a premiare i grandissimi campioni, Max Verstappen si toglierà di dosso le polemiche dell’ultima settimana schiacciando la concorrenza con una furia mai vista? Fosse così, Sergio potrebbe ritrovarsi in un battibaleno nella condizioni monzese.
INSABBIATI
Il fine settimana di Singapore è stato disastroso per tutta la squadra Mercedes. Da un Russell sfortunato ad un Hamilton clamorosamente incline all’errore, passando per una W13 meno brillante del previsto, la compagine argentata ha raccolto pochissimo laddove puntava alla prima vittoria stagionale. Sulla carta, Suzuka dovrebbe penalizzare il drag della monoposto argentata e la scarsa propensione ad accettare un assetto di compromesso; allo stesso tempo, però, la bontà nel consumo gomme potrebbe salvare almeno un podio in gara. Andrà così o assisteremo a qualche sorpresa?
IN SCIA
Ad Imola e Monza, luoghi del cuore della Rossa, ha vinto Max Verstappen. A Silverstone e al Red Bull Ring, piste di casa delle vetture anglo-austriache, ha trionfato una Ferrari. Suzuka, circuito di proprietà della Honda, assume perciò il ruolo di tie-break riguardo le sfide casalinghe di questa stagione, curiosamente vinte sempre dalla scuderia in ‘trasferta’. Aneddoti a parte, Leclerc e Sainz affronteranno la sfida giapponese volenterosi di ritornare a una vittoria che manca da luglio; al contempo, le F1-75 saranno chiamate al più importante esame tecnico da qui a fine stagione. Venga o meno introdotto il fondo aggiornato, infatti, il magnifico impianto di Suzuka metterà alla frusta l’equilibrio delle Rosse, dando una risposta definitiva riguardo il recupero del bilanciamento andato perso da Spa in poi, in particolare in materia di consumo gomme. Difficile immaginare che riesca il colpaccio; accadesse davvero, il sorriso più grande si accenderebbe guardando al 2023.
A RUOTE FUMANTI
La sfida per il settimo posto in classifica costruttori si è improvvisamente rivitalizzata dopo i risultati del GP di Singapore. Aston Martin, Alpha Tauri e Haas sono racchiuse in un fazzoletto di tre punti, con il sesto posto di Alfa Romeo neanche troppo distante (il Biscione gode di quindici lunghezze sulla settimana classificata). Ad inizio stagione in pochi avrebbero scommesso sulla rimonta delle verdi monoposto di Silverstone; ad oggi, invece, Vettel e Stroll possono godere di un vantaggio nel passo gara che rende quasi inattaccabile la loro posizione, per quanto risicato sia il vantaggio in termini di punti. Alpha Tauri ed Haas sono invece chiamate a ribaltare una situazione che le vede vittime di piloti a tratti incostanti e fallosi (Gasly a parte) e di un programma di sviluppi meno centrato rispetto alla concorrenza. Suzuka, tra le piste più probanti della stagione, farà riemergere le bontà innate dei progetti italo-statunitensi o li affosserà definitivamente?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
La vicenda Budget Cap terrà purtroppo banco per l’intero fine settimana giapponese. Scriviamo purtroppo dato che la FIA, tramite una nota diramata nel pomeriggio del 5 ottobre, ha comunicato un ulteriore rinvio – stavolta al 10 ottobre – della pubblicazione delle revisioni contabili riguardanti la stagione 2021.
Le congetture e i ragionamenti astratti, perciò, continueranno a basarsi su soffiate e voci più o meno confermate, alimentando le narrazioni secondo cui al passare dei giorni corrisponde il raggiungimento di un accordo segreto che minimizzi la portata dell’eventuale scandalo. Un vero peccato, dato che il probabile dominio Red Bull verrà accompagnato da una noiosa, ingiusta eppur inevitabile domanda: senza lo sforamento del Budget Cap, Max sarebbe in testa alla corsa? La Ferrari avrebbe gestito diversamente la prima parte della stagione godendo di un vantaggio più rilevante?
Figurarsi se Verstappen dovesse vincere il mondiale: sarebbe il secondo oscurato da un tanto supposto quanto ingombrante punto di domanda. Un trattamento che la FIA avrebbe dovuto risparmiare al pilota immagine di questa era, oltre che agli appassionati.
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