Saliscendi, curve cieche e il terzo appuntamento della sfida iridata: il Gran Premio del Portogallo promette grande spettacolo, al quale vi introduce Giù la Visiera. Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
Nel caso il termine montagne russe dovesse finire per nausearvi al termine della tre giorni portoghese… beh, sappiate che Giù la Visiera vi aveva avvisato. Piloti, tecnici, giornalisti e telecronisti ricorreranno miriadi di volte a tale (scontata) metafora non tanto per sadismo, quanto perché realmente efficace. Il circuito dell’Algarve, situato nelle vicinanze di Portimão, è un compendio di saliscendi e curve cieche incredibilmente spettacolare e alquanto probante per vetture e piloti. Le riprese televisive faticano a trasmettere correttamente la continua variazione di pendenza che accompagna i piloti durante un giro, così come le immagini onbaord tendono ad appiattire la visuale dei piloti, chiamati in alcune staccate ad inserire la monoposto avendo letteralmente come unico riferimento il cielo davanti a sé.
Saliscendi a parte, il disegno di Portimão offre prevalentemente curve lente, a raggi più o meno aperti, con poche pieghe veloci che tendono a precedere frenate importanti, limitando la percorrenza in appoggio. Il carico aerodinamico richiesto è quindi alto – anche se il rettifilo principale è discretamente lungo -, e il tracciato tende a premiare vetture stabili in ogni fase della curva senza favorire eccessivamente il livello di potenza offerto dall’unità motrice. Per questo motivo il Gran Premio del Portogallo rappresenterà la prima sfida del 2021 su un tracciato ad alto carico, dove il telaio (inteso come interazione tra meccanica e aerodinamica) assume un ruolo preponderante nella competitività della monoposto.
Nel 2020, in occasione dell’esordio del circuito nel Mondiale di Formula Uno, la riasfaltatura completa della pista creò diversi grattacapi ai tecnici delle scuderie, chiamati ad affrontare una superficie scivolosissima; comprendere il grado di aderenza aggiuntiva che l’asfalto offrirà, complici i vari campionati ospitati e il naturale invecchiamento del manto, potrebbe rappresentare una delle variabili tecniche più importanti del fine settimana, soprattutto per quanto riguarda la gestione e il consumo degli pneumatici. Il tutto ricordando che sono attese temperature molto fresche e mai superiori ai 20°C.
IL PROGRAMMA
Nessuna delle principali serie minori accompagnerà la Formula Uno in Portogallo. L’Euroformula Open è il campionato più interessante che condividerà il tracciato con la massima serie, in quanto dotato di monoposto Dallara F320, evoluzioni dotate di Halo delle vetture di terza serie europea in attività fino al 2018. La griglia di partenza, data la concorrenza della Formula Alpine, risulta però alquanto scarna. Per maggiori informazioni, trovate qui il sito del campionato. Di seguito gli orari italiani per la Formula 1, visibile in diretta su SKY SPORT F1:
· Venerdì: 12.30 Prove Libere 1 F1, 16.00 Prove Libere 2 F1.
· Sabato: 13.00 Prove Libere 3 F1, 16.00 Qualifiche F1 (18.00 TV8).
· Domenica: 16.00 Gara F1 (18.00 TV8).
SU DI GIRI
Terzo appuntamento del campionato 2021, terza puntata della sfida Verstappen-Hamilton. Si trattasse di un set tennistico, potremmo osare un vantaggio per Max: il risultato di Imola ha galvanizzato l’olandese, forte di una spallata in partenza quasi più significativa della vittoria, soprattutto perché responsabile, col senno di poi, dell’erroraccio di Lewis alla Tosa. Inoltre, la RB16B dovrebbe digerire molto bene le curve lente del tracciato lusitano, dove il rake elevato dovrebbe accentuare il vantaggio del telaio austriaco rispetto alla nervosa W12. Allo stesso tempo, proprio la Casa della Stelle potrebbe godere, su pista asciutta, di un ritmo gara alquanto interessante. Il tutto senza dimenticare gli aggiornamenti previsti per la Red Bull, che potrebbero spostare ancor più l’inerzia verso l’olandese per qualche gara, e il ruolo dei compagni di squadra, Perez e Bottas. Ad Imola, uno è stato falloso e l’altro impalpabile: cambierà la musica nell’Algarve?
INSABBIATI
È indubbio che le delusioni principali della stagione 2021, almeno fin qui, siano Aston Martin e Alpine. Vettel e Alonso, a inizio stagione visti da molti come una coppia destinata ad un lungo duello per i gradini inferiori del podio, rischiano di lottare per entrare in Q3 anche quando raggiungeranno una fine sintonia con le loro monoposto. In fondo, però, trattasi ormai di constatazione.
Piuttosto, dopo Imola la palma di scuderia deludente non può che andare all’Alpha Tauri. I ragazzi di Faenza arrivavano sulle rive del Santerno forti di aspettative altissime; purtroppo però, tra errori di Tsunoda e la scelta di gomme sbagliate per Gasly (5° in griglia), la corsa si è rivelata praticamente un calvario. Il francese ha comunque sostenuto che il passo di McLaren e Ferrari fosse troppo veloce per essere pareggiato; nel 2020 Portimão fu una delle corse migliori per l’Alpha Tauri, sarà così anche quest’anno?
IN SCIA
Sulla carta, e ribadiamo sottolineando con colori accesi, sulla carta, il circuito dell’Algarve dovrebbe rappresentare una delle migliori occasioni del campionato per la Ferrari SF21. Complici alcuni aggiornamenti indovinati, nel 2020 rappresentò il miglior evento della stagione per la Scuderia, con Leclerc quarto in qualifica (a soli 4 decimi dalla Pole), giunto al traguardo nella stessa posizione ma con un grande vantaggio sul resto del centro gruppo.
Entrambi i piloti hanno indicato nelle curve lente il miglior terreno di caccia per il Cavallino, il motore conta relativamente poco (e con lui gli svantaggi di potenza), la temperatura dovrebbe rimanere fresca allontanando i fantasmi d’affidabilità; insomma, Leclerc e Sainz finora si sono ben difesi in piste di motore e scorrimento. Dove potranno arrivare con un disegno favorevole?
A RUOTE FUMANTI
Rimanendo in zona Maranello, il confronto tra Sainz e Leclerc si sta rivelando più interessante del previsto. Lo spagnolo è infatti il pilota che meglio si è adattato alla nuova vettura tra coloro che nel 2021 hanno cambiato scuderia, soprattutto per quanto riguarda il passo gara. Charles mantiene ancora un vantaggio consistente in qualifica, ma ad Imola (uscite di pista a parte) sia sul bagnato che sull’asciutto Carlos gli è rimasto vicino, confermando le sensazioni della seconda metà di corsa in Bahrain.
L’atmosfera tra i due è ottima e tale deve e può rimanere; al contempo, immaginando il solito rendimento stratosferico al sabato di Leclerc, sarà capace Sainz di contenere il distacco sul giro secco per provare ad arrivare davanti al compagno in gara, oppure il numero 16 mostrerà in ogni fase del fine settimana un vantaggio consistente?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
In questa sezione dovremmo parlare, senza se e senza ma, della qualifica sprint che verrà provata a Silverstone, Monza e Interlagos. Sarà l’argomento principe delle varie conferenze stampa e senza dubbio rappresenta fonte di discussioni infinite. Dal concetto in sé (fondamentalmente un centinaio di chilometri aggiunti alla corsa con una seconda partenza a 24 ore di distanza), alle sfumature riguardanti gomme e assetti fino allo spirito con il quale l’affronteranno i piloti.
Ormai, però, l’argomento ha francamente annoiato e non resta che aspettare la prova vera e propria. Piuttosto, novità di calendario a parte (dall’11 al 13 giugno si correrà in Turchia e non in Canada), un interessante sussurro dal paddock è stato riportato da Alessandro Gargantini sull’ultimo numero di Autosprint: sembra che la Mercedes, per un’eventuale dopo Hamilton, stia iniziando a considerare anche un pilota molto giovane, non Russell, che corre con la Power Unit tedesca ed ultimamente ha impressionato l’intero paddock… capito già chi è?
Vi lasciamo con la magia di Kimi Raikkonen nel primo giro della scorsa edizione. Complice l’asfalto scivoloso, il finlandese s’inventò un vero e proprio numero d’alta scuola.
P.S. A questo link trovate un interessante confronto tra un giro di Portimão buono e uno ottimo, con Charles Leclerc alla guida, ad opera di Alex Brundle.
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