Tra l’ondata di calore desertico che attanaglia l’Europa e le ormai celeberrime vie di fuga in asfalto del Paul Ricard, il rischio di finire vittime di un abbaglio durante il Gran Premio di Francia assume sempre più i contorni della certezza. Chi vestirà i panni dell’oasi sahariana, la Ferrari di Leclerc o la Red Bull di Verstappen? Potrebbero emergere sorprese dall’asfalto rovente? Scoprite questo e molto altro tra le righe di Giù la Visiera!
Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
Il Circuit Paul Ricard, intitolato al magnate dell’omonimo Pastis, gode della peggior fama tra tutti gli impianti che ospitano il Circus durante l’anno, oscurando l’enorme bagaglio storico del Gran Premio di Francia. Le vie di fuga a strisce rossoblù, infatti, hanno donato al circuito la nomea di tracciato-supermercato, riguardo il quale si sprecano battutine ed epiteti molto poco benevoli.
Eppure, la pista provenzale ha un enorme storia e, vie di fuga a parte, studiando il suo disegno emerge un gran carattere e una serie di sfide tecniche per nulla banali. Il che, in fondo, è strettamente connesso alle larghe distese d’asfalto che circondano le centinaia di diverse configurazioni disponibili, perfette per testare qualunque tipo di vettura e ogni possibile scenario. Non è un caso che, nella sua accezione originale post-ristrutturazione, il Paul Ricard fosse una High Tech Test Track, ossia una pista specificatamente concepita come banco di prova, ricco di curve complesse e privo di ghiaia nella quale sprofondare perdendo tempo e denari.
La sequenza di curve prescelta per ospitare il Gran Premio della massima serie vede i piloti tuffarsi in una complessa chicane dal punto di corda cieco appena superata l’uscita della corsia box, per poi concludere il primo settore affrontando un toboga stretto e lento che, mediante una lunghissima curva destrorsa, immette sul lungo rettifilo del Mistral. Spezzata da una chicane priva di carattere ma ottima per i sorpassi in formato DRS, la lunga fettuccia conduce alla celeberrima piega di Signes, da affrontare ormai sempre in pieno, e al terzo settore, la porzione più complessa del tracciato. Alla Double Droite du Basset, una lunghissima curva che premia molteplici traiettorie, segue una coppia di sinistra-destra particolarmente insidiosi, vista la carreggiata larga, le frenate a ruote sterzate e i punti di corda sempre nascosti.
La pista, tra le più lisce in calendario, potrebbe mettere in difficoltà in quanto a saltellamenti solo alcune monoposto e solamente nelle sterzate più veloci, come Signes; per il resto, le limitate sconnessioni dovrebbero rendere più semplice la ricerca di un compromesso in termini di assetto, con il disegno che generalmente premia vetture potenti, dotate di un ottimo anteriore a patto di non sacrificare frenata e trazione, doti rilevanti nei vari tratti lenti dell’impianto. Insomma, come Barcellona o Suzuka, la pista tende a premiare le vetture più complete.
Nella torrida estate 2022, però, sarà lecito attendersi un asfalto molto, molto caldo, che potrebbe rendere meno stabile il posteriore spostando al retrotreno il consumo maggiore delle coperture; ciò riproporrebbe le sfide di gestione gomma sperimentate al Red Bull Ring, superate più o meno brillantemente dalle varie scuderie.
IL PROGRAMMA
Saranno Formula 2 e W Series, oltre alla Porsche SuperCup, ad accompagnare la Formula 1 nel fine settimana francese. Gli orari riportati di seguito indicano l’inizio delle varie sessioni riservate alle monoposto, tutte visibili integralmente su SKY SPORT F1.
TV8 trasmetterà in diretta e in chiaro qualifiche e gara.
SU DI GIRI
Leclerc e la Ferrari. Non c’è dubbio che il trionfo di Spielberg, arrivato in maniera perentoria e nonostante un guasto al pedale dell’acceleratore, abbia riacceso le speranze del popolo Rosso, infuocando il cuore degli appassionati più di quanto stia riuscendo alla calura di luglio. La sbornia da triplo sorpasso a Verstappen espone però al rischio di enormi delusioni, vista e considerata la qualità dell’olandese e della Red Bull. Eppure, tra qualche aggiornamento aerodinamico e una pista alla quale la F1-75 dovrebbe adattarsi senza grossi problemi, sognare il terzo colpaccio di fila non è poi del tutto folle. Charles, in fondo, è in uno stato di forma straordinario e il grande caldo dovrebbe allontanare il rischio di graining, spostando l’attenzione al consumo delle coperture posteriori. Rimane lo spauracchio affidabilità riguardo il quale, almeno per Leclerc, servirà solamente incrociare le dita.
Trovate qui l'approfondimento di Col Cuore in Gola sulle chance mondiali di Leclerc.
INSABBIATI
La stagione 2022 marchiata Alpha Tauri si sta rivelando ben più difficile del previsto, con le monoposto faentine che, in Austria, somigliavano pericolosamente alle Aston Martin di Vettel e Stroll. Al Paul Ricard dovrebbe arrivare un corposo pacchetto di aggiornamenti, sul quale sono poste le speranze dei piloti e dell’intera squadra e che, se dovesse funzionare immediatamente, potrebbe riportare le AT03 a battagliare per qualche punto. Non il massimo, dopo un 2021 in totale ascesa, ma il minimo sindacale vista la qualità del gruppo.
IN SCIA
Il Gran Premio di Francia è con tutta probabilità la migliore occasione da qui ad Abu Dhabi per Hamilton e Russell, clamorosi ribaltamenti di gerarchie permettendo. La pista liscia e le lunghe curve in appoggio dovrebbero sorridere alla W13 come e più di quanto accaduto a Silverstone, e la canicola attesa premierà tanto l’affidabilità dei propulsori tedeschi quanto le capacità di gestione gomme dei piloti inglesi. Sarà il Paul Ricard, allora, il circuito nel quale salvare dal disastro totale il bilancio della stagione, magari assumendo il ruolo di nuovo punto di partenza, o le ambizioni si scontreranno con la dura realtà, come accaduto fino ad ora?
A RUOTE FUMANTI
Williams e Aston Martin: dopo l’aggiornamento delle FW44 di Silverstone, con la vettura B che in Francia sarà finalmente pronta anche per Latifi, le due scuderie sono tornate a battagliare per evitare la palma di peggiore compagine del Circus. In Austria Albon ha distanziato al traguardo Stroll, mentre Vettel – finito in testacoda dopo il contatto con Gasly – avrebbe probabilmente concluso la corsa qualche secondo più avanti. Se i punti rimangono per entrambe una chimera, a parte qualche sporadica prestazione monstre nella gestione gomma da parte di Vettel e Albon stessi, mostrare progressi dopo l’inizio di stagione da incubo rimane un imperativo. Riuscirà la piccola Williams a battere un colosso in divenire come il progetto, finora fallimentare, ideato da Stroll senior?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
L’edizione 2022 del Gran Premio di Francia sarà l’ultima disputata al Paul Ricard? La corsa d’Oltralpe, particolarmente benevola verso le scuderie italiane (17 vittorie per Ferrari, 2 per Alfa Romeo e 1 per Maserati), verrà disputata in futuro in una sede diversa o, come accaduto dal 2008 al 2018, vivrà un’altra lunga e ingiusta pausa? Al paddock l’ardua sentenza, con il sospetto che per gli appassionati più legati alla tradizione si tratterà di scegliere tra Francia e Belgio; un vero peccato, pensando a Spa e a tante altre, insulse location che ci attendono in futuro. Las Vegas su tutte.
Giù la Visiera e le Bandiere a Scacchi vanno in vacanza! La prima salterà l’appuntamento del GP d’Ungheria, mentre la seconda i giudizi legati proprio al GP di Francia. Nel caso vi mancassero, nessuna paura: torneranno in men che non si dica e, da giovedì, troverete qui una speciale puntata di STORIE MOZZAF1ATO per ingannare l'attesa. A prestissimo!
Fonte immagine: Scuderia Ferrari / Twitter
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