
È già tempo di ritornare ad accendere i motori. Il Circus iridato sbarca al Montmelò, e con lui arriva la quarta puntata stagionale di Giù la Visiera. Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
Sì, le gare tendono a trasformarsi in noiose processioni, anche se meno frequentemente di quanto venga raccontato. Sì, inventarsi un sorpasso al di fuori della zona DRS è impresa tanto rischiosa quanto improbabile. Eppure, il Circuit de Catalunya è una delle tappe più importanti della stagione. Magari non per i tifosi o i piloti, ma senza alcun dubbio per i tecnici delle scuderie, siano essi motoristi, aerodinamici o telaisti.
Sede dei test invernali praticamente dalla data di apertura (1991), la pista sorge nel comune di Montmelò, alla periferia di Barcellona. Nel corso del tempo si è affermata come vera e propria università per le monoposto grazie alla varietà di sfide tecniche che offre, tanto significativa da rendere l’adagio ‘chi va forte a Barcellona, va forte tutto l’anno’ una delle poche verità inconfutabili della massima serie.
Il tracciato richiede un carico aerodinamico alto, nonostante due terzi del disegno premino maggiormente la scorrevolezza della monoposto, sia essa ottenuta mediante l’aerodinamica o la potenza pura.
La divisione in settori della pista rispecchia tre filosofie di curve significativamente diverse. La prima porzione del tracciato unisce al rettifilo principale il curvone Renault, ormai affrontato sempre in pieno, tramite la velocissima chicane iniziale. Il secondo settore è caratterizzato da due pieghe rotonde, la S di metà tracciato e il curvone Campsa, oltre al rettifilo di ritorno; approfittando di un termine largamente abusato, il terzo settore ricorda invece una piccola Montecarlo. La curva Caixa, fino alla scorsa stagione un vero e proprio tornantino, è stata modificata rendendola più aderente al disegno originale, dolce e molto più veloce; la segue il tornante in salita Sabadell, forse la piega tecnicamente più esigente dell’intero mondiale, per poi chiudere il giro con il complesso lentissimo che comprende una piega a destra, la chicane e il curvone finale New Holland.
È proprio grazie all’abilità con la quale le vetture riescono ad affrontare il terzo settore che, tanto in qualifica quanto in gara, si costruisce il tempo sul giro al Montmelò; le monoposto vi arrivano infatti con le gomme posteriori ormai stanche, e il disegno delle pieghe richiede agilità, stabilità in frenata e uscita di curva, precisione dell’anteriore. Spessissimo, piloti competitivi in questo tratto riescono a recuperare abbondantemente eventuale tempo perso nel primo e secondo settore a causa di una configurazione più carica o un motore meno potente.
In definitiva pochi circuiti sono tecnicamente esigenti quanto il Montemelò; per questo, i responsi del fine settimana sanciranno gerarchie altamente affidabili.
IL PROGRAMMA
Come ormai avviene da anni, il Gran Premio di Spagna ospita il primo appuntamento del campionato di Formula 3. Trenta vetture Dallara, dotate di motore V6 aspirato, si sfidano dando vita ad una delle serie propedeutiche più spettacolari del panorama internazionale. Esattamente come accaduto per la F2 – trovate qui i dettagli, tenendo a mente che la terza serie vedrà le inversioni in griglia dei primi 12 e non 10 -, anche la F3 (dove correrà Arthur Leclerc, fratello di Charles) da questa stagione disputerà tre gare per singolo evento; nel caso foste interessati a familiarizzare con le monoposto e i protagonisti, qui è disponibile il video ufficiale Formula 3. Assieme alla terza serie, anche la Formula Alpine affiancherà la F1 al Montmelò, come accaduto ad Imola, dando l’opportunità ai propri piloti di familiarizzare con il contesto della terza serie, che in caso di ottime prestazioni e adeguati supporti li vedrà protagonisti nella prossima stagione. Qualifiche e gara di Formula Alpine saranno visibili gratuitamente sul canale Youtube della serie; tutte le sessioni di F3 e F1 verranno invece trasmesse da SKY SPORT F1, con qualifiche e gara in diretta anche su TV8.
· Venerdì: 09.00 Prove Libere F.Alpine, 10.05 Prove Libere F3, 11.30 Prove Libere 1 F1, 12.55 Qualifiche 1 F.Alpine, 13.15 Qualifiche 2 F.Alpine, 13.55 Qualifiche F3, 15.00 Prove Libere 2 F1.
· Sabato: 10.35 Gara 1 F3, 12.00 Prove Libere 3 F1, 13.30 Gara 1 F.Alpine, 15.00 Qualifiche F1, 16.45 Gara 2 F3.
· Domenica: 10.50 Gara 2 F.Alpine, 12.05 Gara 3 F3, 15.00 Gara F1.
SU DI GIRI
Le guerre nel ‘500, i pirati, Gibilterra e le vacanze estive. Il rapporto tra inglesi e spagnoli è sempre stato di amore e odio, e chissà che Lando Norris e Lewis Hamilton, i due sudditi di Sua Maestà sulla cresta dell’onda in Portogallo, non scrivano a Barcellona una nuova pagina appartenente alla prima categoria.
Per quanto riguarda il rampollo McLaren, molto dipenderà dalla capacità di adattamento della MCL35M alle lunghe curve lente del tracciato, che l’anno scorso misero in difficoltà la progenitrice della monoposto papaya.
Al contrario, il Montmelò rappresenta un vero e proprio feudo Mercedes nell’era ibrida, con i piloti di Wolff sempre vincenti tranne nel 2016, anno del contatto Rosberg-Hamilton. Il sette volte campione del mondo è chiamato a vincere il secondo duello consecutivo con Verstappen: saranno protagonisti della quarta spallata in quattro gare?
INSABBIATI
Nei giorni precedenti al Gran Premio del Portogallo, in moltissimi avrebbero scommesso su Red Bull e Ferrari come dominatrici rispettivamente della corsa e della lotta a centro gruppo. Il vento e lo scarso grip dell’asfalto lusitano hanno sovvertito i pronostici, innescando una crisi d’assetto comune alle due scuderie.
La massiccia presenza di ghiaia dovrebbe placare le polemiche sui limiti di pista sorte a Portimão; il fatto che Verstappen li abbia violati tante volte, però, ha sottolineato inequivocabilmente un nervosismo imprevisto e consistente della RB16, sottoposta a importanti aggiornamenti in terra lusitana. Il meteo stabile, l’asfalto aggressivo e una settimana di studio aiuteranno i tecnici Red Bull ad estrarre il massimo potenziale a disposizione?
Da Maranello invece, a venticinque anni dalla prima vittoria di Schumacher con il Cavallino, dovrebbe giungere qualche adattamento aerodinamico per rispettare le alte aspettative disattese a Portimão. Ritrovare competitività a Barcellona sarebbe un ottimo segnale in vista del proseguo della stagione, e la pista catalana, almeno sulla carta, dovrebbe aiutare la SF21 nell’impresa. Il tutto ricordando come il Gran Premio di Spagna sia l’appuntamento di casa per Carlos Sainz, e Charles Leclerc arrivi in Catalogna dopo aver deluso in qualifica, eventualità che difficilmente accade due volte di seguito.
IN SCIA
Il tracciato di Montemelò sarà un bel banco di prova per l’Alpine e il suo alfiere di punta, Fernando Alonso.
In Portogallo la A521 ha superato di gran lunga le aspettative della vigilia, anche quelle della scuderia stessa; la vera sfida sarà così confermarsi, dimostrando un legame inequivocabile tra aggiornamenti e passo lusitano, che molti sembrano invece attribuire solamente alle atipiche condizioni portoghesi.
Alonso, nel Gran Premio di casa che lo ha visto trionfare due volte, è chiamato ad equivalere Ocon soprattutto in qualifica. Lo ha detto lui stesso: ‘ A Barcellona e Montecarlo dovrò assolutamente trovare qualcosa in più sul giro secco, interpretando e anticipando i cambiamenti della pista molto meglio di quanto mi riesca ora. È quasi impossibile sorpassare, e senza un buon sabato rischio di compromettere tutto il fine settimana’.
A RUOTE FUMANTI
Barcellona proporrà un interessante duello che potrebbe rivelarsi molto meno a distanza di quanto accaduto finora. Sergio Perez e Valtteri Bottas, infatti, nelle tre gare sin qui disputate, a differenza dei propri compagni di squadra, non hanno praticamente mai incrociato le traiettorie.
Eppure, la bontà delle monoposto è simile: il Montmelò, ben conosciuto da entrambi, potrebbe quindi aiutarli tanto a cercare la gloria personale – sarebbe incredibilmente ironico che a sfidarsi per la vittoria fossero loro due – quanto ad aiutare l’avventura iridata del proprio vicino di box. A Portimão Bottas è stato fondamentale nel proteggere Hamilton: tra pochi giorni toccherà a Perez dare una mano a Verstappen?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
Di mercato si comincia a parlare in quel di Montecarlo e la qualifica sprint, ormai, non fa più notizia.
Il paddock di Barcellona, allora, potrebbe rivelarci dove verranno disputati i test della prossima stagione, dato che la pista catalana, a parte quest'anno, ne è stata luogo abituale. Il vento in Bahrain ha infastidito il lavoro dei tecnici, i costi sono più alti ed augurandoci che la situazione sanitaria migliori, moltissimi tifosi negli scorsi anni hanno potuto seguirli dal vivo a prezzi ragionevoli. Dovrebbe bastare quest’ultimo dato per evitare qualunque discussione, vero Mr Domenicali?
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