Gare spettacolari, ruotate, qualifiche mai scontate. Trenta piloti impegnati in una battaglia continua. Per molti, la prima vetrina nel mondo della Formula 1. Chi seguire tra loro? Quali squadre sono favorite, e come funziona un weekend di gara? Trovate tutte le risposte nel decalogo di Giù la Visiera dedicato alla Formula 3 2020!
FORMATO DI GARA E CALENDARIO
La Formula 3, dal 2019, è una delle tre categorie di supporto al mondiale di Formula 1, prevalentemente durante la stagione europea del campionato. Ogni fine settimana i trenta piloti che compongono la griglia affrontano 45 minuti di prove libere, in un’unica sessione generalmente disputata il venerdì mattina, una sessione di qualifica di trenta minuti (senza eliminatorie di alcun genere) al pomeriggio e due corse. La prima, più lunga e conosciuta come Feature Race, al sabato mattina vede i piloti contendersi la distribuzione classica di punti della Formula 1 (25, 18 e così via), senza alcun pit-stop obbligatorio. La seconda, detta Sprint Race, viene corsa nella mattinata di domenica. I primi dieci piloti della corsa del sabato si schierano in griglia a posizioni invertite, mentre i colleghi dall'undicesimo posto in giù secondo l’ordine d’arrivo. La gara, caratterizzata da un chilometraggio ridotto, assegna un bottino di punti minore. Vengono inoltre assegnati punti sia all’autore della Pole Position, sia a chi conquista il giro più veloce in gara. Al momento della scrittura di questo articolo, il calendario 2020 della F3 conta gli stessi otto appuntamenti della F1, partendo da Spielberg per arrivare a Monza. Considerando i nove appuntamenti previsti originariamente, è facile che la serie segua il Circus in uno dei circuiti europei che sembra possano aggiungersi al calendario, o che la corsa finale si disputi in uno dei fine settimana previsti in Bahrain, dove a marzo si sono svolti gli unici test prestagionali. In Italia la F3 viene trasmessa integralmente e in esclusiva da SKY SPORT F1.
LA VETTURA
Telaio Dallara, 673 kg di peso, motore sei cilindri aspirato Mecachrome capace di sprigionare 380 cavalli a 8000 giri. Le scuderie possono unicamente agire sul set-up della monoposto dato il regime di monomarca. Gli pneumatici sono Pirelli, a mescola unica per il singolo fine settimana, ed ogni pilota riceve quattro set di gomme d’asciutto (due da bagnato) per l’intero evento. Per avere un’idea della velocità sul giro secco, a Barcellona una monoposto dell’attuale generazione viaggia mediamente a 15 secondi al giro dai tempi di una Formula 1.
LA NUOVA ERA
La riforma delle categorie formative voluta da Stefano Domenicali e Jean Todt nel 2018 inizierà a dare i propri frutti solo in questa stagione. La F3 di cui parliamo oggi nasce infatti come perfezionamento, o aggiornamento, della GP3. Una categoria universalmente riconosciuta meno formativa della F3 europea di vecchia generazione – per capirci, le vetture con il cassoncino d’aspirazione a forma di missile sul lato sinistro -, ma altamente desiderata per le opportunità che offriva correndo al fianco della massima serie. La scorsa stagione piloti come Shwartzman e Armostrong beneficiarono enormemente dell’esperienza maturata nella F3 europea (da cui provengono Verstappen, Leclerc, Giovinazzi, Ocon, Vettel, Hamilton… praticamente tutti). Quest’anno sarà invece il primo in cui gran parte dei partecipanti proviene dal bacino di formule inferiori alla terza categoria: F3 Regional, Formula Renault Eurocup, F4.
Vettura di F3 più veloce sul mercato, gomme Pirelli e visibilità da F1: la ricetta perfetta per rendere la terza serie un passaggio obbligato nella rincorsa alla Formula 2.
IL DOMINIO PREMA
Il campionato 2019 è stato letteralmente dominato dalla Prema, con i tre piloti della scuderia vicentina capaci di aggiudicarsi l’esatta metà delle corse disputate. L’abilità degli ingegneri italiani permetterà probabilmente alla scuderia di rimanere la miglior interprete della Dallara introdotta un anno fa, anche se il progressivo miglioramento delle altre squadre rientrerebbe nel normale andamento della storia di un monomarca. Salutati Shwartzman e Armstrong, alfieri della Ferrari Driver Academy, e il loro compagno Daruvala, tutti promossi in F2, la Prema schiererà tre novità. A Logan Sargeant, con già una stagione di F3 alle spalle, si uniranno Frederik Vesti (campione della F3 Regional europea) e Oscar Piastri (campione della Formula Renault Eurocap, stella emergente dell’accademia della Casa francese). Gli ultimi due, visti i precedenti, rientrano di diritto nella rosa dei candidati al titolo: la Prema è senza ombra di dubbio il miglior team con il quale affrontare l’avventura.
LA PRETENDENTE HITECH
La scuderia vicina alla galassia Red Bull, almeno nella terza serie, da questa stagione affronterà un doppio impegno, affiancando alle tre vetture di F3 due monoposto di F2. Il motivo? L’acquisizione della compagine da parte di Dmitry Mazepin, padre del pilota russo alla caccia di un sedile in F2 dopo i deludenti risultati in ART. Se da un lato il campionato maggiore potrebbe distrarre i vertici della squadra, dall’altro Hitech rimane sulla carta la migliore scommessa per chi si ritrova fuori dall’orbita Prema. Jüri Vips, alfiere Red Bull tre volte vincitore nel 2019 e passato in Superformula giapponese, verrà sostituito da Liam Lawson, neozelandese sempre appartenente alla rosa di Helmut Marko. Lo affiancheranno Max Fewtrell (Academy Renault) e Dennis Hauger, norvegese detentore del titolo italiano di F4.
HWA: NOMI NOTI
Oltre a Prema e Hitech, nel 2019 salirono sul gradino più alto del podio solo ART e HWA. La scuderia tedesca, forte di un passato glorioso in DTM, è da tempo indissolubilmente legata alla galassia Mercedes, il che ne aumenta significativamente l’appetibilità. Quest’anno schiererà in F3 Jake Hughes, la scorsa stagione fortunato vincitore della tappa austriaca condizionata da un contatto tra il duo di testa Prema, e due ragazzi dal cognome pesante: Enzo Fittipaldi (Ferrari Driver Academy, nipote di Emerson) e Jack Doohan, figlio di Mick, penta-iridato nella categoria 500cc del mondiale motociclistico negli anni ’90.
IL VINCITORE DI MACAO
Richard Verschoor, vincitore a Macao nel 2019, disputerà una seconda stagione in F3, sempre tra le fila della MP Motorsport, scuderia olandese come il ragazzo nato nel 2000. La vittoria nella ex-colonia portoghese, seppur figlia di un fine settimana mai dominato ma di un guizzo al momento giusto ai danni di Vips, potrebbe aver sbloccato il potenziale di Verschoor, fino a quel momento emerso solo a sprazzi. Il 2020 dell’olandese, affiancato da Viscaal e Dunner, dovrà confermare la tradizione dei vincitori di Macao, rivelatesi quasi sempre piloti dal futuro radioso.
SOPHIA, CONFRONTO AD ARMI PARI
Sophia Flörsch, salita alla ribalta per il terribile incidente di Macao 2018, disputerà per la prima volta il campionato di F3 nel 2020. La ragazza tedesca, unica donna tra i vari partecipanti alle categorie che seguono il Circus, non ha mai cercato scorciatoie, riuscendo a costruire una forte immagine di sé. Iper-determinata a competere ad armi pari con i colleghi maschi, critica verso la W Series, ha conquistato un sedile in Campos grazie ad un percorso serio e graduale. Ricco di risultati dignitosi anche se mai eccezionali, dimostrazione di come una ragazza possa emergere anche seguendo i percorsi tradizionali. Le attenzioni su di lei saranno alte, ma più che confrontarne i risultati con quelli di Tatiana Calderon, ultima donna nella terza serie, l’importante sarà seguirne il percorso unicamente per quanto lei rappresenta: un pilota di F3.
DAVID SCHUMACHER
Il figlio di Ralf, esattamente come suo cugino Mick, porta un cognome pesantissimo. Il che comporta una serie indiscutibile di pro, accompagnata però da una miriade di contro. La sua carriera ha brillato in F4 UAE, serie in crescita negli ultimi tempi, salvo plafonarsi nelle categorie superiori: risultati buoni e vittorie non sono mancati, ma David non è mai riuscito a giocarsi un campionato. La F3 richiede un salto di qualità. Legarsi ad una struttura come Charouz, squadra ceca vicina al mondo Sauber, garantirà ottima visibilità ai piani alti: il resto è tutto nelle sue mani. Lo affiancheranno Igor Fraga (pilota vincente anche nelle corse virtuali) e Niko Kari, finlandese che nel 2019, sempre in F3, mostrò buoni sprazzi di competitività.
LA PATTUGLIA TRICOLORE
Oltre a Prema e Trident, le due squadre italiane, i piloti del Belpaese impegnati nel campionato 2020 di F3 saranno tre. Alessio Deledda, dopo una stagione difficile nel 2019, continuerà con Campos. Federico Malvestiti esordirà con Jenzer, dopo diversi anni in F4 seguiti dal 2019 in Formula Renault Eurocup, affiancato da Matteo Nannini (foto in alto), giovanissimo campione in carica F4 UAE.
In questa pagina del sito ufficiale FIA Formula 3 trovate le livree delle dieci scuderie.
Aggiornamento del 2 luglio: Roman Starek sostituirà Niko Kari in seno al Charouz Racing Team.
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