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  • Immagine del redattoreLuca Ruocco

Giù la Visiera - Guida al GP d'Austria 2021


Sette giorni dopo il Gran Premio di Stiria, la Formula Uno torna a calcare il palcoscenico del Red Bull Ring per il Gran Premio d’Austria, completando così la prima – e si spera unica – doppietta del 2021. Scoprite allora, assieme a Giù la Visiera, le incognite e gli spunti d’interesse che potrebbero rendere molto meno scontata di quanto sembri una corsa all’apparenza ripetitiva…


Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!


LA PISTA

L’episodio di Giù la Visiera della scorsa settimana ha sviscerato le caratteristiche del tracciato di Spielberg. Riassumendo all’osso, il Red Bull Ring è una pista molto corta che – come avrete notato seguendo il GP di Stiria – alterna vari tratti rettilinei più o meno lunghi a curve lente o medio-veloci, tutte caratterizzate da un raggio relativamente stretto.


La sostanziale ripetizione del fine settimana di gara offrirà ai tecnici delle scuderie l’inconsueta opportunità di testare sul campo i correttivi individuati nelle riunioni post-GP. Chi ha mostrato ottime doti sul dritto ed in qualifica – Alpha Tauri, ad esempio – potrà sperimentare assetti maggiormente votati alla gara; al contrario, chi ha eccelso nel ritmo ma ha pagato una posizione di partenza scarsa – Ferrari e Alfa Romeo su tutte – dovrà decidere se e quanto sacrificare i propri punti di forza per ritrovare velocità nella tornata singola.


Ragionamenti tecnici di questo tipo dovranno fare i conti con la concreta possibilità di una domenica sferzata dalla pioggia alpina, eventualità alla quale i siti metereologici austriaci associano una probabilità – ad oggi – del 70%.


Altra variabile fondamentale del fine settimana saranno le mescole più soffici selezionate dalla Pirelli, che fornirà i compound C5 (rosse), C4 (gialle) e C3 (bianche), scalando di un grado verso la morbidezza rispetto al Gran Premio di Stiria. La sfida nel trovare il bilanciamento maggiormente proficuo per la propria vettura vedrà perciò variare significativamente alcuni parametri: ali più scariche potrebbero penalizzare meno in curva grazie al surplus di grip donato dalla C5, determinando però inevitabilmente un consumo accentuato delle coperture. Allo stesso modo, la maggiore probabilità di due soste potrebbe spingere ad adottare assetti meno conservativi, aiutando chi ha faticato in qualifica nello scorso appuntamento.


IL PROGRAMMA

Il secondo fine settimana di gara tra le montagne della Stiria rappresenta in realtà l’appuntamento originale del calendario 2021, con la corsa di sette giorni fa aggiunta a causa delle limitazioni nei viaggi verso la Turchia. Proprio per questo, i centomila spettatori attesi potranno godere del programma ‘pieno’, con la F3 che affiancherà le già presenti W Series e Porsche Supercup.


La categoria femminile verrà trasmessa in diretta da DAZN, mentre tutte le altre sessioni saranno visibili su SKY SPORT F1. TV8 trasmetterà in differita la F1 sabato alle 18.30 e domenica alle 19.30.



SU DI GIRI

Non era mai accaduto nell’era ibrida che la Mercedes perdesse più di tre gare di fila. Una statistica del genere dice tanto, forse troppo rispetto al soporifero dominio al quale le Frecce d’Argento hanno costretto il Circus; di più, però, racconta del magico momento Red Bull.


Nessuna delle variabili che modificheranno il fine settimana austriaco rispetto a quello precedente (mescole e meteo su tutte) sembrano in grado di mettere i bastoni tra le ruote al binomio Verstappen-RB16B. Max ha poco da invidiare ad Hamilton sul bagnato, e dal punto di vista tecnico la monoposto di blu colorata, almeno in una pista senza lunghi curvoni, sembra nettamente superiore alla W12. Figurarsi se la configurazione del turbo Honda dona un vantaggio motoristico amplificato dal poter viaggiare con ali più scariche senza perdere in curva.


Insomma, le premesse per allungare ancora in campionato ci sono tutte. La vera sfida, allora, sarà evitare qualunque errore che sprechi un vantaggio netto, dato che il pentimento a fine stagione tende a non far rima con il successo.


INSABBIATI

Sono due le scuderie che si (ri)presentano in Austria dopo un fine settimana decisamente complesso.


Il Gran Premio di Stiria ha infatti rappresentato per l’Aston Martin una vera e propria battura d’arresto. Dopo il disastro di Barcellona, le verdone britanniche sembravano aver intrapreso un netto percorso di miglioramento. Vettel aveva brillato sui circuiti cittadini (5° a Monaco, 2° a Baku) e al Paul Ricard, tutto sommato, aveva lanciato segnali positivi dentro una domenica difficile per molti. Al contrario, su una pista ‘rear limited’ (dove le coperture posteriori dettano il passo gara, ndr) la AMR21 ha riproposto le pecche del passato, ossia un posteriore eccessivamente ballerino, Sebastian è scomparso e Stroll ha enormemente goduto dei guai altrui per giungere a punti. Riuscire a migliorare su un tracciato ostico diventa quindi imperativo.


Al contrario, da ormai diverse corse l’Alpine ha smesso di brillare. Solo qualche buona qualifica ha permesso momentanei sorrisi, mentre a parte le magie di Alonso a Baku, i Gran Premi hanno presentato difficoltà su difficoltà. Senza un colpo di reni, il 7° posto attuale in classifica costruttori potrebbe spaventare più di quanto fosse lecito aspettarsi.


IN SCIA

Non parleremo di zone nobili della classifica, ma la Williams e George Russell meritano più di chiunque altro la palma di binomio in ascesa alla vigilia del Gran Premio d’Austria. La FW43B ha dimostrato senza mezzi termini di essere significativamente migliore della propria antenata, anche se decisamente più incostante. I numerosi picchi in qualifica (Russell è ormai un habitué della Q2) hanno trovato pochi riscontri in gara, con la monoposto d’oltremanica spesso in difficoltà nel ritmo.


La conformazione del Red Bull Ring, però, sembra adattarsi particolarmente bene alla vettura di Grove, veloce nel dritto e relativamente a suo agio nelle curve tra le montagne della Stiria. Non a caso, il numero 63, prima dello straziante ritiro, la scorsa settimana occupava un meritato 8° posto; il GP di domenica sarà pronta – e forse unica – occasione di riscatto?


A RUOTE FUMANTI

È il duello principe al di fuori della lotta iridata: Ferrari contro McLaren. Una sfida dal sapore antico, che ha segnato la storia della Formula Uno, riproposta nel 2021 in forma ridotta, attendendo tempi migliori per entrambe le scuderie.


Le gerarchie emerse sia nelle prime sette gare che durante lo scorso fine settimana certificano come le monoposto di Maranello e Woking siano una spanna sopra le altre a centro gruppo, con la sola Alpha Tauri capace – in determinati frangenti – di insediare le due per il primo posto tra i terrestri.


Il secondo appuntamento a Spielberg vedrà le Rosse desiderose di sfruttare ancor meglio la superiorità nel ritmo gara, magari ottenendo posizioni migliori in qualifica; al contrario, in McLaren l’obiettivo numero uno non può che essere il recupero di Ricciardo. Se poi dovesse arrivare la pioggia, entrambe potrebbero diventare protagoniste assolute…


I SUSSURRI DEL PADDOCK

Nel venerdì del Gran Premio d’Austria la Pirelli consegnerà alle scuderie due treni di gomme posteriori sperimentali. La carcassa delle stesse è stata ulteriormente rinforzata, al fine di evitare a Silverstone i problemi emersi a Baku e permettere nuovamente alle scuderie una seppur parziale – e controllata – diminuzione delle pressioni d’esercizio.


Nel caso i risultati dei test fossero soddisfacenti, la nuova costruzione verrà impiegata proprio dall’appuntamento inglese. Al di là del discorso sicurezza, le scuderie si concentreranno moltissimo nel valutare la rilevanza di un'eventuale modifica nella deformazione sotto carico degli pneumatici; le gomme posteriori, infatti, influenzano enormemente il lavoro del diffusore con i loro movimenti, e nonostante il profilo della gomma rimarrà uguale, non è detto non vi siano cambiamenti tanto importanti da creare grattacapi aerodinamici alle scuderie. In tal caso, il mondiale potrebbe riservare molte sorprese.



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