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  • Immagine del redattoreLuca Ruocco

Giù la Visiera - I 10 Motivi per cui seguire il GP di Stiria


Nessuna pausa, si riparte subito, sempre al Red Bull Ring. Per la prima volta, causa pandemia, il mondiale di Formula 1 correrà sette giorni dopo un Gran Premio sulla stessa pista. Cambieranno i valori in campo? Chi era in difficoltà riuscirà a migliorare? Scoprite assieme a Giù la Visiera i dieci motivi per cui seguire la corsa!


IL METEO INSTABILE

Tra le pochi variabili ‘naturali’ che possono cambiare la storia di un GP a distanza di una settimana, non valendo ovviamente la conformazione del tracciato, rimane il meteo. Le ultime previsioni indicano caldo estivo il venerdì, temporali e clima freddo il sabato e la giornata della corsa caratterizzata da un clima soleggiato ma molto fresco. Insomma, il contrario di quanto accaduto lo scorso fine settimana. Una gara con temperature più miti aiuterà le scuderie ad evitare l’ecatombe di ritiri? Se sabato dovesse realmente piovere, quanto ne sarà condizionata la griglia di partenza dato che le vetture 2020 hanno assaggiato solo qualche ora di pista bagnata nei test di Barcellona? Il DAS Mercedes, come suggerito dai ragazzi di FUNO Analisi Tecnica, si rivelerà un’arma imbattibile sul bagnato, aiutando l’innesco delle temperature nel treno anteriore?


I PROBLEMI MERCEDES

Toto Wolff lo ha promesso domenica sera: nel Gran Premio di Stiria, le W11 non soffriranno degli stessi problemi d’affidabilità che ne hanno rallentato (sigh!) il ritmo domenica scorsa. Le ultime notizie danno per certa l’introduzione di correttivi che evitino 'l’accumularsi di rumore elettronico nei sensori del cambio a causa del passaggio sui cordoli', fenomeno che nello scorso GP ha minacciato di portare al ritiro le monoposto di Hamilton e Bottas. Sicuramente le frecce d’argento domineranno in termini di prestazioni, ma se anche venisse risolto il singolo problema, sarebbe importante ricordare come i ritiri di Stroll e Russell abbiano avuto origini diverse. Il fresco aiuterà, ma la Power Unit tedesca sembra ancora soffrire qualche surriscaldamento di troppo quando le vengono richiesti alti livelli di potenza in maniera prolungata. Dal punto di vista piloti, Bottas ha un’occasione d’oro per cominciare a dar veramente fastidio a Re Lewis.


RED BULL, ULTIMA CHIAMATA?

Rasenta il paradossale affermare che Red Bull si avvicini al Gran Premio di Stiria vivendolo come un’ultima chiamata. Eppure la RB16 ha palesato importanti difficoltà nello scorso fine settimana. Difficilissima da mettere a punto il venerdì, con un retrotreno nervoso causa di multipli testacoda, tra qualifiche e gara la monoposto austriaca si è ritrovata in un vero e proprio limbo, soprattutto nelle mani di Max Verstappen. Nettamente più veloce del centro gruppo, ma al contempo malinconicamente lontana anni luce dal passo Mercedes. Prima che iniziasse la stagione gli obiettivi erano chiari: lottare per entrambi i titoli, sapendo di avere in Verstappen un’arma in più formidabile. Se la corsa in Stiria dovesse confermare grosse necessità di miglioramento, potrebbe già essere troppo tardi. Ricordando che nessuna delle due monoposto domenica è arrivata al traguardo.


GLI AGGIORNAMENTI FERRARI

Inutile girarci intorno: il Gran Premio d’Austria, per la SF1000, è stato una vera e propria ecatombe. Non per la Scuderia Ferrari, grazie ad un Charles Leclerc in modalità Re Mida, ma per la sua monoposto certamente. Più volte su queste pagine abbiamo scartato l’ipotesi che potesse risultare meno veloce della Racing Point: ci sbagliavamo, ed anche di tanto. Considerando che il motore non si potrà più aggiornare, situazione preoccupante visto che le direttive tecniche invernali ne hanno ridotto la competitività, le speranze si concentreranno d’ora in poi su telaio e aerodinamica. Il lavoro sul primo richiede tempi lunghi ed è anch’esso soggetto a limitazioni; il secondo dovrà seguire totalmente un’altra strada rispetto a quanto preventivato a fine 2019. Senza più il tesoretto di potenza proveniente dalla Power Unit, il carico dovrà essere ricercato in maniera efficiente, privilegiando fondo e corpo vettura rispetto ad ali. Anticipare qualche componente del pacchetto ungherese potrebbe, soprattutto, aiutare nel comprendere la bontà della direzione di sviluppo.


LA SAGA VETTEL

Continueranno gli scambi al veleno tra Vettel e Binotto? Il tedesco ha nuovamente chiarito la sua versione della storia lunedì sera alla tv austriaca ServusTV. Il fine settimana che ci aspetta regalerà nuovi risvolti di una separazione che, ad ogni occasione, sembra precipitare in un baratro sempre più profondo? Sperando che Vettel non incontri nuovamente problemi al bilanciamento che pregiudicano una vettura di per sé problematica, riuscirà lo stesso Seb ad esprimersi su livelli più alti rispetto alla scorsa settimana, portando al limite una Ferrari che, vista la zona di centro gruppo in cui si ritrova, ha disperato bisogno del suo talento come di quello di Leclerc?


IL MERCATO

L’annuncio di Fernando Alonso in Renault dal 2021 (trovate qui il nostro approfondimento) ha aggiunto un ulteriore tassello al mosaico dei piloti per la prossima stagione. Ciò nonostante, sono ancora tantissimi i volanti liberi. In Austria capiremo qualcosa di più? Le due W11 non hanno ancora un padrone per il campionato che inizierà a marzo, anche se Hamilton e Bottas sembrano in pole per un rinnovo congiunto, soprattutto se il finlandese mantenesse la forma mostrata domenica scorsa; Vettel ormai sembra costretto ad un anno sabbatico o alla scommessa Aston Martin, a meno che non sorprenda tutti tornando in Red Bull; sistemati i ‘grandi’, i sedili di Williams, Haas e Alfa Romeo sono ancora tutti da assegnare. Il GP della Stiria ci regalerà qualche scoop in più?


LA COPPIA MCLAREN

Lando Norris ha sorpreso tutti durante il Gran Premio d’Austria. Dopo una qualifica eccezionale, in gara non ha mai sbagliato, rintuzzando nel finale gli attacchi di Sainz per poi passare Perez ed involarsi in zona podio. Siamo davanti ad un cambio di gerarchie in casa McLaren? La MCL35, già oggi al livello Racing Point, promette margini di crescita superiori rispetto alla vettura rosa. Se la Ferrari non dovesse migliorare significativamente, potremmo ritrovarci davanti ad una lotta per il terzo posto tra i Costruttori. Il che potrebbe significare ulteriori podi e ottima visibilità. Sainz ha già firmato per il Cavallino, ma non starà di certo a guardare il giovane compagno di squadra mentre questi lo sovrasta nelle prestazioni. Già dal GP di Stiria la battaglia potrebbe scaldarsi, ed il clima iper-amichevole cominciare a scricchiolare.


OCON E RENAULT

Per la Régie, al centro della scena per vicende di mercato, il GP della Stiria rappresenterà una grande occasione di riscatto. Nonostante prestazioni di poco inferiori alla Ferrari, in gara il problema di Ricciardo ha precluso la conquista di punti importanti. Fosse possibile migliorare anche di poco, un ottimo fine settimana non è per niente utopico. Delle due vetture giallo-nere, quella da tenere maggiormente d’occhio sarà la numero 31. Ricciardo ha già dimostrato di essere in forma; Ocon, al contrario, dovrà mostrare progressi tangibili. Un po’ di ruggine alla prima gara dopo 18 mesi era più che comprensibile. Sta però arrivando un certo Alonso, ed Esteban è obbligato ad un’impresa tanto complessa quanto sfidante: migliorare oggi per non rimanere schiacciato domani.


IL CALENDARIO

Liberty Media sperava di poter comunicare le date degli appuntamenti finali del 2020 prima del Gran Premio d’Austria. Evidentemente sono sorte difficoltà impreviste, eventualità più che comprensibile. In Stiria scopriremo qualcosa di più? Dato per certo il Mugello, quanto rimarrà in Europa il Circus prima di spostarsi in Asia, a meno che non rientri il Canada? Verranno ripescate Cina e Vietnam o, in vista di possibili difficoltà sanitarie in autunno, si rimarrà nel Vecchio Continente per poi chiudere in Bahrain e ad Abu Dhabi?


LA FORMULA 2

Il campionato cadetto ha regalato grande spettacolo nel primo appuntamento, paradossalmente più che la pur sempre scoppiettante Formula 3. Riuscirà Mick Schumacher a sbloccare un potenziale tanto evidente quanto ‘’imballato’’? Si ripeterà la moria di propulsori che in un monomarca non dovrebbe mai accadere? Zhou e Illot prevarranno ancora dal punto di vista prestazionale, sperando che il nostro Luca Ghiotto possa concludere almeno un giro di corsa senza che la monoposto lo lasci a piedi? Non resta che scoprirlo, senza dimenticarsi che la pioggia potrebbe ulteriormente scompaginare la corsa del sabato!


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