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  • Immagine del redattoreLuca Ruocco

I 1000 Ferrari, Vettel-Aston Martin e i 10 Motivi per cui seguire il GP di Toscana




Il secondo Gran Premio stagionale in terra italiana rappresenta un traguardo storico per la Scuderia Ferrari, tanto da dedicarle il nome ufficiale dell’evento: ‘Gran Premio di Toscana Ferrari 1000’. Vi si arriva dopo una corsa spettacolare e un annuncio alquanto importante, tanto che quasi non bastano dieci motivi per riassumere tutti gli spunti del fine settimana…


LA FESTA FERRARI

Nel prologo di ‘Le mie gioie terribili’, Enzo Ferrari parla di nomi e figure che compariranno nel libro, descrivendoli come fondamentali nella storia dell’automobilismo sportivo, fonte principale delle ‘continue ansie’ che contraddistinsero la vita del Drake. Enzo Ferrari gestiva una squadra corse, punto. Le automobili di serie, oggi come allora le più desiderate al mondo, seppur fondamentali non avevano la stessa importanza. Festeggiare i 1000 Gran Premi della sua creatura è il più grande regalo con cui si possa omaggiare la memoria di uno dei più grandi italiani del Novecento. La storia delle Rosse va ben oltre il singolo pilota o l’annata più o meno fallimentare: è una vera e propria epopea densa di coraggio, delusioni, euforia e sofferenza. La livrea rossa amaranto con cui Leclerc e Vettel correranno al Mugello chiude un cerchio tracciato inizialmente grazie alla 125S, dentro al quale troviamo i Lauda e i Villeneuve, gli Ascari e gli Schumacher, i Pironi e i Prost, i Forghieri e i Barnard e mille altri ancora, ognuno protagonista di una Storia senza eguali. Non sarà di certo una sesta fila o un cambio di casacche ad intaccarla: tanti auguri, Rossa!


LA PISTA

Famoso principalmente per le corse a due ruote, il Mugello può godere di una storia eccezionale anche per quanto riguarda le gare automobilistiche, soprattutto nella versione stradale sulla quale Merzario scrisse pagine indimenticabili della storia dei prototipi. Di proprietà Ferrari dal 1988, l’autodromo ospitò numerosissime sessioni di test F1 soprattutto durante l’era Schumacher, quando vi stazionava quasi perennemente una squadra test Ferrari. La pista è ondulata e spettacolare: i curvoni veloci e i cambi di direzioni secchi richiedono una vettura agile e stabile, dotata di un carico aerodinamico medio-alto nonostante il lunghissimo rettifilo che collega Bucine e San Donato. Il record di Barrichello (1’18’’7 con la F2004) cadrà sicuramente, ma chi tra i piloti interpreterà meglio le insidiose chicane o il complesso Casanova-Savelli-Arrabbiate?


IL METEO

Il cielo sopra le colline toscane dovrebbe rimanere terso per l’intero fine settimana, con temperature che sfioreranno i 30°C raggiungendoli solamente nel pomeriggio di domenica. L’asfalto tenderà quindi a scaldarsi significativamente, il che aggiungerebbe ulteriore stress sulle coperture, chiamate secondo Pirelli alla sfida più probante della stagione. Assisteremo nuovamente a ritmi gara stravolti come a Silverstone 2?


LE ABITUDINI MERCEDES

Il proverbio è chiaro: non c’è due senza tre. Il che dovrebbe preoccupare – relativamente, s’intende – gli ingegneri Mercedes i quali, salutata a Silverstone la possibilità di vincere tutte le corse del mondiale, si sono visti soffiare la coppa di Monza dalla modesta Alpha Tauri. Responsabilità del muretto e di Hamilton, per carità, non di una vettura in netto dominio. Di certo però le sollecitazioni previste sugli pneumatici rappresentano una vera e propria incognita per gli uomini di Brackley, sicuramente desiderosi di tornare alle vecchie, buone abitudini. Soprattutto in casa – e per giunta durante una festa – dei nemici di sempre. Il tutto mentre Bottas proverà a riprendersi da uno dei peggiori fine settimana in carriera.


L’ECLETTICA RED BULL

L’unico dato certo riguardo la RB16 è che non sia una vettura da titolo mondiale. Su questo, ormai, non possono esistere dubbi. Eppure Verstappen è l’unico pilota extra Mercedes, seppur in circostanze particolari, ad aver vinto una corsa senza alcun aiuto dalla Safety Car nel 2020. Newey e colleghi riusciranno nuovamente ad estrarre la notevole quantità di potenziale presente nella monoposto blu? Se al contrario le vetture austriache dovessero nuovamente ritrovarsi a centro gruppo, come accaduto a Monza, Alexander Albon sarà capace di esaltare per una volta il materiale a disposizione o si perderà ancora una volta, vittima dei fantasmi che lo perseguitano travestiti da Pierre Gasly?


IL NEO-VINCITORE

Com’è presentarsi ad un Gran Premio da vincitore? Pierre Gasly dovrà rispondere miliardi di volte a questa domanda durante il fine settimana, oltre a spiegare se e quanto si sia reso conto dell’impresa compiuta a Monza. La vera sfida che lo attende, in pista, non sarà meno complessa: su un tracciato maggiormente ‘canonico’ rispetto agli ultimi due, l’Alpha Tauri si troverà nuovamente alle soglie dei migliori dieci – posizione in realtà comune anche alle corse iper-veloci delle ultime due settimane, al di là del dono gentilmente offerto dalla Safety Car. Pierre dovrà così lottare con le unghie e con i denti per qualche punticino: riuscirà a scovare dentro di sé le stesse motivazioni, ora che è entrato nel club più prestigioso dell’automobilismo mondiale?


MERITARE UN PODIO

A Monza le McLaren viaggiavano meritatamente a ritmo podio, mostrando doti migliori di Renault, Racing Point e Red Bull. Il Mugello rappresenterà la prova del nove, visto che la MCL35 dovrà affidarsi a qualità più vicine a quelle necessarie al Montmelò a meno dell’ultimo, nervosissimo settore. Sarebbe una vera e propria sorpresa rivedere Sainz o Norris sul podio senza una corsa pazza. Mai dire mai, però: in fondo parliamo di una scuderia all’apice di un duro, difficile e lunghissimo percorso di rinascita.


ZERO-ZERO-VETTEL

Banale come gioco di parole per introdurre il discorso Vettel-Aston Martin, vero? La sostanza in realtà è che l’annuncio di Sebastian e della Racing Point, in merito ad un contratto pluriennale per il tedesco dal 2021, in fondo non era altro che il segreto di pulcinella del paddock. Lasciando perdere la scarsa eleganza del momento dell’annuncio – anche se chi pensa possa davvero oscurare la festa Ferrari non ha compreso di quale Storia si stia parlando -, la mossa è logica e vantaggiosa per entrambe le parti. Vettel raggiunge una scuderia solida, ben organizzata e con grandi prospettive; Aston Martin godrà del blasone di un quattro volte campione del mondo alla guida delle proprie vetture, oltre che di un pilota decisamente esperto. Sebastian entrerà al tempo stesso nella galassia Mercedes-Wolff, il che ha decisamente senso da un punto di vista competitivo. Un piccolo ma significativo dubbio aleggia però sul matrimonio: Vettel, nuovamente coccolato e al centro di un progetto, saprà esaltare il proprio enorme talento o, di fronte alle inevitabili difficoltà, continuerà ad essere inseguito da una fastidiosissima predisposizione ad errori sconcertanti?


IL NUOVO MERCATO

L’annuncio di Vettel in Aston Martin scatenerà sicuramente il resto del mercato. Se qualcuno pensava che le pedine non si sarebbero mosse fino alle scelte di Hamilton, sarà rimasto deluso. Perez è un ottimo pilota dotato di una succulenta valigia e, soprattutto, una spettacolare esposizione in un mercato importantissimo: se lo contenderanno Alfa Romeo e Haas. Kimi Raikkonen vorrà continuare o lascerà un altro sedile libero ad Hinwil, dove sembra complesso possa mantenere il proprio volante ‘Ferrari Driver Academy’ Antonio Giovinazzi? La stessa accademia rossa cercherà di promuovere sia Mick Schumacher che Shwartzman, o il solo vincitore del campionato cadetto, il che potrebbe far tornare in corsa Ilott? Gasly soffierà il posto ad Albon in Red Bull per il 2021, costringendo il thailandese ad una probabilissima convivenza con Tsunoda, giovanissimo giapponese anch’esso proveniente dalla F2?


IL GRAN FINALE IN FORMULA 3

Sabato alle 10.25 e domenica alle 9.45 non perdete le ultime due corse della stagione di F3. I 47 punti a disposizione nel fine settimana lasciano rientrare addirittura Vesti, sesto in classifica a 42.5 punti dal leader, nella lotta per il titolo. Realisticamente però, a meno di sorprese, la corona iridata della terza serie interesserà due soli piloti, entrambi Prema: Oscar Piastri (160 punti) e Logan Sargeant (152). L’australiano potrà godere dell’abbrivio dato dal sorpasso in classifica monzese, figlio soprattutto di una grande rimonta al sabato; al contempo però i due, sia nel corso del campionato che nelle ultime gare, sembrano equivalersi dal punto di vista velocistico. Assumeranno così un ruolo fondamentale gli outsider, capaci di sottrarre punti importantissimi: dallo scatenato Pourchaire (terzo a 136 punti) a Vesti, da Lawson a Nannini (il ragazzo italiano è in grande crescita). Insomma, ci aspettano novanta minuti di corsa da seguire con il cuore in gola.

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