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Immagine del redattoreLuca Ruocco

Alpha Tauri AT02 - L'Aspirante Sorella


Fonte: Alpha Tauri

Nel corso di quella che verrà ricordata come la più breve presentazione animata di una monoposto da settant’anni a questa parte, la scuderia Alpha Tauri ha svelato al mondo la vettura con la quale affronterà la stagione 2021. Per essere più precisi, solo i rendering diffusi sul sito ufficiale ricalcano le forme della neonata; le foto provenienti da uno showroom Alpha Tauri, grazie alle quali è meglio apprezzabile la spettacolare livrea bianco-blu, hanno come protagonista una AT01 riverniciata.


Al di là, quindi, dei minimo numero di dettagli tecnici ad oggi disponibili (si potrà carpire qualcosa di più mercoledì 24 grazie al Filming Day di Imola, come anticipato da Piergiuseppe Donadoni), quali sono le prospettive per una scuderia che, come ammesso dagli stessi vertici Red Bull, punta ad ergersi al livello di ‘sorella’ della compagine inglese?


LA VETTURA


Fidarsi di immagini sviluppate al computer, soprattutto quando si ha che fare con monoposto tanto dettagliate quanto quelle della massima serie, può rivelarsi clamorosamente fuorviante. Dalle foto della AT02, però, è possibile quantomeno ipotizzare la filosofia progettuale che contraddistingue la vettura di Faenza.


I tecnici Honda appaiono molto ottimisti sulle potenzialità dell’ultima unità ibrida giapponese chiamata col suo vero nome (dal 2022, con il congelamento, Red Bull gestirà in proprio i motori). Le indicazioni rilasciate nei comunicati stampa sulle aree d’intervento (ERS, turbo e ICE) sono volutamente vaghe; al contrario, è interessante constatare come la casa di Sakura, dopo l’annuncio del ritiro, abbia deciso di anticipare a quest’anno il grosso degli interventi altrimenti posticipati, dopo il lockdown di un anno fa, alla prossima stagione. Interessante, anche se di difficile valutazione, il lavoro di affinamento della disposizione interna dei componenti, utile al perpetuo snellimento delle pance che caratterizza ogni nuova vettura presentata.


I gettoni di sviluppo sono stati spesi all’anteriore, in particolare su un nuovo musetto. Le indiscrezioni circolavano da tempo; quanto stupisce, però, è il mancato abbandono della filosofia che vede una protuberanza affiancata da due canali ogivali. Lo stile Mercedes, insomma, non è stato del tutto abbracciato, evitando così un vero e proprio cambio di paradigma aerodinamico che, ad esempio, è costato a Red Bull sette mesi d’affinamento nel 2020, con risultati ancora ben lontani dalla perfezione teutonica.


La scuderia faentina, poi, non ha sfruttato tutte le deroghe concesse dal regolamento in materia di squadre clienti. Alpha Tauri e Aston Martin, infatti, avendo utilizzato nel 2020 la specifica 2019 di alcune componenti provenienti da Red Bull e Mercedes, quest’anno avrebbero potuto procedere all'aggiornamento delle stesse senza utilizzare i corrispondenti gettoni di sviluppo. La norma, molto discussa, puntava originariamente ad evitare che, almeno in teoria, Haas e Alfa Romeo, avendo già specifiche 2020 Ferrari, mantenessero un vantaggio competitivo per due anni. Indipendentemente dal diverso responso della pista, per la prossima stagione la AT02 monterà componenti Red Bull 2020 solo nella scatola di sterzo e nella sospensione anteriore, ma non nel cambio e nella sospensione posteriore. Secondo i tecnici faentini, infatti, sarebbe stato necessario un eccessivo lavoro di adattamento, ritenuto inutile visto il buon funzionamento dei pezzi a disposizione.


Per il resto, concentrandosi sui dettagli della AT02 si possono notare gli inevitabili adeguamenti al nuovo regolamento in materia di fondo, prese freni posteriori e diffusore. Vi è poi una nuova ala anteriore e dei bardgeboards che stupiscono non tanto per le forme (posticce) quanto per la colorazione; nessuno aveva infatti mai dipinto integralmente componenti tanto piccole in carbonio come i coltellini presenti in zona. Una prima volta alquanto sorprendente, soprattutto in termini di aggravio di peso.


LA SQUADRA E I PILOTI


La stagione 2021 vedrà l’Alpha Tauri impegnata su due fronti paralleli che, solo in caso di convergenza, porteranno al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi segnalati dal Team Principal Franz Tost, ossia il vertice del centro gruppo.


Da un lato troviamo infatti i pilastri della compagine faentina: Pierre Gasly e la squadra operativa. Il francese arriva da una stagione al limite della perfezione, impreziosita da una vittoria famosissima e da prestazioni meno note ma di livello eccezionale (Portimao, Spa, Bahrain). Gli uomini che seguono in pista le AT02, invece, lavorano sì nella penombra, ma svolgono incredibilmente bene le proprie mansioni. I pit-stop non sono i più veloci ma sono incredibilmente affidabili, e gli ingegneri sembrano sempre capaci di ottimizzare l’assetto, il che aiuta enormemente una vettura aggiornata meno frequentemente rispetto a quelle di vertice.


L’altra sponda del campionato bianco-blu sarà caratterizzata da due importanti incertezze. Yuki Tsunoda è un giovane promettente, umile e timido, determinato e velocissimo sul giro secco. Manca però, oggettivamente, d’esperienza, dato che il 2021 sarà solo la sua terza stagione in campionati europei. La dirigenza italo-austriaca ha indicato arrivi a punti sin dallo sbarco in Spagna come un obiettivo auspicabile: Yuki sarà in grado di perseguirlo?


La seconda, fondamentale novità riguarderà lo spostamento delle attività di ricerca aerodinamica nella galleria del vento Red Bull a Bedford. Conciliare il cambiamento dei sistemi con l’aggiornamento della AT02 e, soprattutto, lo studio della AT03 potrebbe togliere il sonno a gran parte del reparto tecnico faentino.


Gli ingredienti necessari al raggiungimento dello status di vera e propria ‘sorella’ della Red Bull sembrano esserci tutti. Amalgamarli correttamente non sarà affatto banale, anche se il gioco vale decisamente la candela, soprattutto con uno sguardo alle sinergie 2022…

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