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  • Immagine del redattoreLuca Ruocco

Bi-Toto e le Dichiarazioni Ballerine


‘In Formula Uno ci sono pesci rossi che si credono squali’. ‘Ho imparato a distinguere e riconoscere alcuni comportamenti da Macchiavelli amatoriali’. ‘Qualcuno ha perso per sempre il mio rispetto.’


Sono solo alcune delle frasi salienti emerse dall’intervista esclusiva concessa a The Race dall’Henry Kissinger dei tiroli tutti, il gigante della politica applicata al motorsport eletto dalla stampa britannica ad un rango talmente alto da far impallidire l’On. Cav. Duca Conte Catellani, salutato dai dipendenti della ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica con misuratissime esclamazioni in stile ‘è un Santo, un Apostolo!’.


Insomma è lui, proprio lui, il mitico Toto Wolff. Un concentrato di simpatia a fior di pelle spalmato sul metro e novanta esibito tronfiamente sotto i podi di mezzo mondo. Un imprenditore, al di là dell’ironia, seriamente meritevole di abbondanti complementi e un direttore di scuderia, qui aiutano le statistiche, unico nella storia del motorismo, almeno in termini di vittorie.


Ed è proprio spinti dal sospetto di una latente ammirazione che, complice lo spirito compassionevole suggerito dalle Feste appena trascorse, vogliamo lanciarci in un disperato tentativo d’aiuto nei confronti della Tigre viennese, del fine tattico di ordini di scuderia negati, poi attuati, poi confermati da dichiarazioni penose verso un proprio – prezioso – collaboratore (‘Valtteri è davvero un ottimo gregario’).


Le (umilissime) dichiarazioni rilasciate alla testata d’oltremanica hanno rafforzato una sensazione ormai irrefrenabile: Toto non è Toto. Toto è Bi-Toto. Serve che qualcuno lo aiuti ad aprire gli occhi in merito. Perché il mal recitato pugno sul tavolo in caso di sconfitta ben si sposa alle esultanze in caso di vittoria. Fin qui è tutto regolare. Quando però a muoversi da un polo all’altro del concepibile sono le dichiarazioni, forse un’indagine psico-meta-spirituale diventa necessaria. Un po’ per non smarrirsi, un po’ per evitare di perdere la faccia rischiando pericolosissime e sconsigliabili somiglianze anatomiche.


Allora, Toto, parti assieme a Col Cuore in Gola in un viaggio al limite del fantastico (o della decenza, decidi tu o’ beato Lupo dell’innocente reparto tecnico sempre lontano dalle ombre della satanica Rossa).


LE REGOLE CONTRO

Incominciamo con una dichiarazione fresca fresca, come un bel calamaro appena pescato nei mari d’Austria (come? Non c’è il mare in Austria? Pff, che orribile Toto-sottovalutazione, ad un suo comando gli ingegneri di Brackley diventano tecnici civili sopraffini, non lo sapevate?). ‘Non è un segreto quale fosse l’obiettivo dei regolamenti 2021… Senza dubbio sono stati concepiti per rallentarci… Penso che la nostra monoposto abbia sofferto di più le nuove norme rispetto a quelle ad alto rake’.


Toto, carissimo Toto. Qui ti mancano proprio le basi. Cioè, capiamoci bene. Il reparto tecnico Mercedes è il migliore del mondo, non c’è settimana che James Allison ci risparmi un video tecnico in cui spiega tutto senza rivelare niente, e avete subìto passivamente regole scritte apposta contro di voi? Perché, ricordiamocelo, a giugno il vostro voto era stato positivo rispetto alle nuove norme. Chiunque, compresi esperti ed ex-direttori tecnici, si aspettava che il taglio sul fondo penalizzasse le monoposto ad alto-rake (l’angolo tra parte anteriore e posteriore del fondo rispetto all’orizzontale, ndr’). Non è che forse forse, ma giusto per caso, i tagli all’aerodinamica avevano un solo scopo (prevenire lo scoppio degli pneumatici) e, banalmente, per un volta il concetto di vettura Mercedes si è rivelato perdente?


Perché, caro Toto, devi sapere che quando vuole colpire davvero il dominio di una scuderia, l’ente regolatore si muove in modo diverso. L’introduzione del parco chiuso, nel 2003, penalizzò enormemente la Ferrari che aveva concepito una monoposto a passo lungo, la F2003 GA, improvvisamente del tutto sbilanciata per affrontare gara e qualifica con lo stesso assetto. La data del provvedimento? Gennaio 2003. A vetture ultimate. Non giugno dell’anno precedente, squalo bianco delle valli del Danubio. Continuiamo con la data del bando ai cambi gomme per il 2005, ossia ottobre 2004, giusto in tempo per far sì che la Bridgestone non potesse studiare una copertura competitiva? Ma no dai, fermiamoci qua, anche perché ai tempi, fortunatamente, un certo Michael Schumacher non era d’accordo e, in parte, le cose si sono sistemate per il meglio.


LA BELLEZZA DELLA SFIDA

‘Siamo in grandissima lotta con la Ferrari, da un lato rappresenta una sfida avvincente, dall'altro ci porterà a spingere fino ai limiti’. Queste le parole di Toto Wolff ad Autosprint alla vigilia del Gran Premio di Montecarlo 2017, quando ancora il Cavallino Rampante si giocava titoli iridati.


Giustamente vi aspetterete un cambio di registro, una qualche acrobazia verbale del nostro. Che banalità, abbiamo una moltitudine di fonti. Scegliamo la migliore, una vera e propria perla di sportività e accettazione della sconfitta. Silverstone 2018, Vettel trionfa, Hamilton è secondo dopo un contatto al via con Raikkonen (terzo). Ai microfoni di Sky Sport UK (e non Italia, vero prode cavalier?), Wolff si lancia in uno spettacolare ‘parlando con James (Allison, ndr) mi suggeriva che, davvero, la manovra di Raikkonen può solo essere stata figlia d’incompetenza o pura volontà’.


Toto, ma stai bene? Cioè perdi una corsa e accusi i tuoi avversari, tra l’altro con il mezzuccio di riportare parole altrui, di aver toccato in partenza apposta Hamilton? Cotanta eleganza, lasciatelo dire, è semi-commovente.


LA PASSIONE PER I MOTORI

Qui il Bi-Totismo raggiunge vette forse inesplorate. Ma non da Toto, da qualunque Team Principal (come dice chi ne sa) cha abbia mai calcato il paddock del Circus iridato.


Nel febbraio 2019, ai test di Barcellona, comincia la saga sul motore Ferrari. Michael Schimdt, decano del giornalismo tedesco, inizia a snocciolare con sorprendente abilità i dati riguardanti la potenza del motore di Maranello. Sembra quasi qualcuno lo imbecchi. Non può che essere così, perché dal Bahrain (corsa nella quale la SF90 è dominante) il buon Michael possiede sempre dati aggiornatissimi sul vantaggio in rettifilo di Maranello. Cinque, otto, nove decimi in base alla pista. Poi si passa ai cavalli. Poi alle dirette accuse di Toto: ‘Questo va oltre il bene e il male. La potenza della Ferrari non è normale’. Spa 2019, Wolff in versione Hegel riflette sui valori assoluti, e anche un po’ sui cavalli altrui.


Insomma, una cultura del sospetto impossibile da sradicare, sapientemente coltivata durante tutto il 2019, i cui frutti sono stati raccolti solo grazie ad una spia e ad un accordo che, è bene ricordarlo, non ha mai dimostrato alcuna illegalità nel motore di Maranello. Il tutto mentre una protesta ufficiale (ops) ha latitato al contrario della vigliaccheria.


Avanti veloce e si arriva in Bahrain nel 2021, dove complice un motore a combustione interna al di sotto delle attese, la Power Unit Mercedes si dimostra globalmente inferiore a quella Honda, soprattutto in termini di recupero d’energia.


Si riparte coi sospetti, Toto? Ma no, mattacchioni mal pensanti! ‘Sono sorpreso? No, per niente. Honda è un’azienda molto orgogliosa ed ero convinto avrebbero dato tutto per ottenere un’unità competitiva in vista dell’ultima stagione di presenza ufficiale. Non hanno lesinato gli sforzi, e per noi sono un grande sprone. Sono felice per loro.’


Addirittura felice! Ma siamo noi ad essere felici per te Bi-Toto, Gran Visir della Coerenza!


Buon proseguimento di mondiale 2021 e salutaci Stefano Domenicali, quel signore imolese che lavora dove avresti desiderato tu. Ci ha solo perso, la Formula Uno, a non avere al vertice un uomo tutto d’un pezzo come te!

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