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Immagine del redattoreLuca Ruocco

Lewis & Max: Storia di un Duello ad una Svolta


Le ruote che si sfiorano prima ad Abbey, poi a metà del Wellington Straight.


Hamilton che, per la prima volta da sette anni, lotta al volante di una monoposto nettamente inferiore, perfettamente conscio della vitale importanza di ogni singolo metro della prima tornata. Altrimenti, addio sogni di gloria.


Verstappen, al contrario, non studia più da capo branco. Lo è. Si sente padrone della pista, della corsa e delle traiettorie, forte - dopo anni di attesa - di risultati, traguardi tagliati per primo e coppe alzate al cielo. A giustificarlo, adesso, è la classifica. Non serve più la ciclopica autostima coltivata in una carriera tanto precoce quanto folgorante.


In un contesto del genere, dopo l’uscita perfetta di Lewis da Luffield, lo scontro a Copse è inevitabile. Si possono tranquillamente dimenticare codici di condotta, regolamenti sportivi o cavalleria motoristica: uscire per primi da quella curva, a Silverstone, era un imperativo, una necessità intima e irrefrenabile del campione.


Dal momento del contatto in poi, la storia del duello tra Hamilton e Verstappen è ad una svolta. Uno di quei momenti che segna le grandi sfide del motorismo. Cambiandone andamento, prospettive e sfumature.


Come si è arrivati a questo momento? Quale trama ha modellato una contesa tra titani diventata tanto aspra?


2016

I due campioni iniziano a percepire la reciproca presenza nel 2016, quando Verstappen, al Gran Premio di Spagna, esordisce clamorosamente in Red Bull sostituendo in corsa Kvyat.


La stagione vedrà Nico Rosberg iridato, segnando una sconfitta responsabile di una vera e propria svolta per Hamilton, da lì in poi ben più determinato e concentrato sui propri obiettivi. Ciò nonostante, mentre a Silverstone Verstappen battaglia meravigliosamente con Rosberg, compiendo un sorpasso da antologia a Becketts, non mancano veri e propri incontri ravvicinati con Lewis nel finale di stagione. A Suzuka l’olandese ricopre un ruolo fondamentale nella lotta iridata, difendendosi egregiamente dalla rimonta del numero 44 mentre l’altra Mercedes vola verso la vittoria; ad Interlagos, al contrario, Hamilton stra-domina una gara corsa nel diluvio, ma i riflettori sono comunque tutti su Verstappen. La Red Bull numero 33 vola sull’acqua, rimontando più volte sino al podio e sancendo il definitivo ingresso del neomaggiorenne nell’olimpo dei fuoriclasse.


2017

Dopo anni di dominio Mercedes, la sfida per il mondiale tra Hamilton e Vettel dona linfa vitale ad una Formula Uno in disperato bisogno di adrenalina. Se la contesa anglo-tedesca dura un intero campionato, al contrario l’autunno riaccende nuovamente il confronto tra Max e Lewis. In Malesia l’olandese approfitta della relativa difficoltà di Hamilton per affondare un sorpasso-vittoria che l’inglese, con la testa al titolo, difende con molta poca grinta; in Giappone Verstappen pressa Hamilton per tutto il finale di gara, terminando a meno di un secondo dal rivale, mentre in Messico al via il numero 33 è coinvolto con Vettel e lo stesso Lewis nel contatto al via che impedisce all’inglese di lottare per il podio.


2018

Stavolta i fuochi d’artificio tra i due si accendono subito. In Bahrain sia Hamilton che Verstappen sono chiamati ad una rimonta da metà griglia: al termine del secondo giro, Max affianca Lewis, affonda la staccata e rischia di portare a termine un sorpasso pregevole. I due, però, si toccano nel successivo incrocio e proprio l’olandese ha la peggio, dovendosi ritirare in seguito alla foratura che ne consegue. In Cina una Safety Car nel finale mette le ali alle Red Bull, dotate di gomme più soffici di Mercedes e Ferrari. Verstappen, con la vittoria in tasca, s’incaponisce in un sorpasso impossibile ai danni di Hamilton, 4°: l’inglese lo accompagna sullo sporco e Max, presa la via di fuga del curvone veloce, si vede sorpassato dal compagno di squadra Ricciardo, poi vincente.


Il ritmo estivo di Ferrari e Mercedes allontana Verstappen dal numero 44: i due incrociano le ruote in autunno solamente ad Austin, quando Max rimonta dal fondo fino al 2° posto dietro a Raikkonen e battaglia duramente con Lewis, 3° e vicinissimo all’iride, e a Interlagos, dove una manovra folle del doppiato Ocon regala ad Hamilton una corsa molto intensa, a due terzi della quale Max sembrava comunque avviato alla vittoria.


2019

L’arma Mercedes 2019, la W10, domina senza appello la prima parte del mondiale. Verstappen, così, può solamente giocarsi qualche successo di tappa, e la rivalità con Lewis sembra momentaneamente calmarsi.

In Ungheria una strategia coraggiosa del muretto argentato permette ad Hamilton una rimonta inarrestabile, mentre in Brasile i due battagliano a lungo solamente a causa delle numerose Safety Car, altrimenti Max – comunque primo al traguardo – avrebbe vinto la corsa anche senza effettuare due sorpassi chirurgici e aggressivi. A Città del Messico però, pochi giorni prima, i due si toccano in partenza, perdendo posizioni (pur non subendo danni consistenti).


2020

La stagione più noiosa degli ultimi anni si conferma tale anche nel duello tra Lewis e Max. L’olandese è l’unico che, solo parzialmente, riesce a opporsi allo strapotere Mercedes. I confronti diretti, però, sono del tutto assenti, e così la rivalità tra i due raggiunge il punto più calmo di sempre.


2021

Sin dai test di questa stagione si comprende come la Red Bull possa essere una monoposto da titolo. Non a caso, Max e Lewis oppongono le traiettorie sin dalla prima corsa. In Bahrain vince l’inglese dopo il controverso sorpasso di Verstappen oltre i limiti di pista; ad Imola il numero 33 non esita nel servirsi di una ruotata per guadagnare il comando al Tamburello; a Portimao si scambiano due volte la posizione; a Barcellona Max usa nuovamente le maniere forti per emergere primo dalla ‘esse’ iniziale, mentre Lewis rimonta nel finale; in Francia la Red Bull passa proprio negli ultimi giri e, infine, a Silverstone viene raggiunto lo zenith della sfida con la famigerata toccata.


Il 2021 ha finora proposto sei incontri ravvicinati tra Hamilton e Verstappen in dieci Gran Premi. Una sproporzione netta, innegabile e travolgente rispetto alle passate stagioni.


Quasi sicuramente il mondiale verrà deciso dalla competitività delle vetture, e la gara in Gran Bretagna – terreno favorevolissimo alle Mercedes – sembra aver confermato una leggera superiorità Red Bull. Senza incidente, Verstappen avrebbe probabilmente dominato.


Il terreno della sfida tra i due, però, ormai è ben altro. Scavalca la velocità delle monoposto, pregi e difetti reciproci, abilità in qualifica, nel ritmo gara o sull’asfalto bagnato. Il duello tra Verstappen ed Hamilton, dalla Copse in poi, non sarà mai più lo stesso.


I due sono entrati in un club iper-ristretto, quello dei campionissimi che si giocano un titolo ruota a ruota. In fondo, prima di questa stagione Lewis ha spesso ‘concesso’ la tappa a Max. Le loro sfide erano parzialmente falsate dalla posizione in classifica di Hamilton.


Adesso no. Ogni curva passata davanti all’avversario è un punto in più, un passo verso una possibile consacrazione che va ben al di là del ‘semplice’ (sigh!) titolo iridato.


La svolta nel duello tra Hamilton e Verstappen è tutta qui: in palio, da Silverstone in poi, c’è la leggenda.

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